Preso dalla perniciosa nonchè noiosa malattia, mi resta decisamente poco da fare se non guardare quello che mi scarico da Internet. Siccome ho un ADSL (è femminile? Ci va l'apostrofo?), ho decisamente anche troppa facoltà di spaziare, e mi sono scaricato una bella fetta degli episodi degli anni settanta di Doctor Who. Stiamo parlando del Quarto Dottore, Tom Baker, quello più riconoscibile, anche se per noi italiani di riconoscibile non ha quasi nulla. Quando la RAI decise di trasmettere questa inquietante serie BBC, essa non resistette molto... C'è qualcosa di molto inglese nel Doctor Who che tende a sfuggire ad una buona parte degli stranieri.
Di fatto, è il frutto di quell'era d'oro della BBC, in cui un po' tutti facevano di tutto e si suppliva con l'entusiasmo alle vistose carenze tecniche e di budget. L'epoca del Flying Circus e di Holy Grail, insomma. Gli alieni sono orrendi, malfatti, incredibilmente finti, ma come tutte le cose davvero finte sono in quel ramo particolare dell'Uncanny Valley che le rende del tutto incredibili, quasi ridicole ma che permette lo stesso alla fantasia di volare verso strane dimensioni di terrore.
Abbiamo ad esempio il tipico nemico del Dottore: i Dalek. Esseri robotici molti simili ad una patetica saliera che scivolano sul pavimento tramite rotelle nascoste, dotati di un improbabile raggio della morte e di una... ventosa da cessi al posto delle braccia. Ora, non credo di avervi fatto paura parlandovene in questi termini, vero? Eppure quando sono sullo schermo, una particolare magia scenica vi fa completamente dimenticare la fintosità degli effetti speciali anni settanta. La maniera orrenda con cui profferiscono la loro tipica frase, "Exterminate", ha davvero il rintocco della follia nella mente dello spettatore... Il tono metallico, staccato, frenetico, gracchiante e totalmente demente fa accapponare la pelle!
Insomma, tre quarti del tempo lo si passa a fare smorfie per la tristezza e la pacchianità con le toppe al culo, del tutto English, di scenografie e costumi, ma il restante quarto è tutto di piacere per le fantastiche trame fantascientifiche e ricche di suspence. Coi suoi alti e i suoi bassi, Doctor Who è e resta una specie di capolavoro.
Di fatto, è il frutto di quell'era d'oro della BBC, in cui un po' tutti facevano di tutto e si suppliva con l'entusiasmo alle vistose carenze tecniche e di budget. L'epoca del Flying Circus e di Holy Grail, insomma. Gli alieni sono orrendi, malfatti, incredibilmente finti, ma come tutte le cose davvero finte sono in quel ramo particolare dell'Uncanny Valley che le rende del tutto incredibili, quasi ridicole ma che permette lo stesso alla fantasia di volare verso strane dimensioni di terrore.
Abbiamo ad esempio il tipico nemico del Dottore: i Dalek. Esseri robotici molti simili ad una patetica saliera che scivolano sul pavimento tramite rotelle nascoste, dotati di un improbabile raggio della morte e di una... ventosa da cessi al posto delle braccia. Ora, non credo di avervi fatto paura parlandovene in questi termini, vero? Eppure quando sono sullo schermo, una particolare magia scenica vi fa completamente dimenticare la fintosità degli effetti speciali anni settanta. La maniera orrenda con cui profferiscono la loro tipica frase, "Exterminate", ha davvero il rintocco della follia nella mente dello spettatore... Il tono metallico, staccato, frenetico, gracchiante e totalmente demente fa accapponare la pelle!
Insomma, tre quarti del tempo lo si passa a fare smorfie per la tristezza e la pacchianità con le toppe al culo, del tutto English, di scenografie e costumi, ma il restante quarto è tutto di piacere per le fantastiche trame fantascientifiche e ricche di suspence. Coi suoi alti e i suoi bassi, Doctor Who è e resta una specie di capolavoro.
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