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"Grey Sister" di Mark Lawrence, recensione italiana/English review

Io di solito aspetto mesi, anni, prima di leggere il secondo capitolo di una saga. Grey Sister di Mark Lawrence è un’eccezione. Come tutti i Secondi Libri, soffre della caratteristica sindrome a essi collegata, ma detto questo è un Secondo Libro perfettamente organizzato. Ci troviamo a godere di un’ampio arco di sviluppo dei personaggi, un sentiero su cui la narrazione non rinuncia a muoversi a passo di carica, seguendo un ritmo ben orchestrato.

Il mondo di Grey Sister è perfetto per le mie corde. Si tratta di high fantasy, ma è quel genere di atmosfera davvero “80s British” che riesce a vendermi i combattimenti spettacolari, le esplosioni e la magia super potente. Un mood del genere nella mia testa evoca Warhammer e Lone Wolf per come venivano scritti una volta, in cui grandi poteri si andavano a intrecciare con oscurità, orrore e strage. Lo svolgimento della storia resta fermamente vincolato al classico archetipo della “scuola di magia" (come il caro vecchio Harry Potter) e alla premessa delle “suore ninja coi poteri” che già rendevano Red Sister tanto particolare, e non tradisce la coerenza di Nona, la nostra main character. Una protagonista-ragazzina è talvolta snaturata nei seguiti: le viene concessa una libertà d’azione ingiustificabile, o dei ruoli di leadership improbabili, o ancora il personaggio prende una piega anomala in cui sembra diventare una sorta di guscio abitato solo dalla propria competenza. In Grey Sister questo non succede, e sebbene Nona sia capace di imprese degne di un Cavaliere di Bronzo, resta lo stesso una patetica teenager quando si ritrova in una situazione difficile e poco familiare. Grey Sister è un bagno di sangue spaventoso, e Nona è tutto il tempo spaventata E coperta di sangue, e non posso affatto trovarmi in disaccordo con questo approccio “umano”.

Questo secondo libro concede molto spazio sotto ai riflettori a Glass, la Badessa del monastero in cui Nona sta venendo addestrata. Sono molti i capitoli in cui ci troviamo a guardare il mondo dal punto di vista di questo personaggio davvero ben riuscito. Non è una guerriera, ma è una pianificatrice, e un’educatrice, e consente al libro di reggersi in piedi, e al lettore di capire che cosa sta succedendo. Nona, da brava teenager, non sarebbe stata in grado di assorbire ed elaborare queste informazioni, di cui peraltro spesso sa poco o nulla. Non è un libro di intrighi, comunque, è un action fantasy in cui i personaggi prendono a testate i problemi che i complotti non sono stati in grado di sbrogliare.

La caratteristica migliore della serie di romanzi iniziata da Red Sister è, come anticipato, il suo ritmo magistrale: la prosa di Lawrence è raffinata, fluida e incisiva, e finora ho parlato delle scene di azione, ma ritmo non e velocità della narrazione non sono la stessa cosa. Un libro che procede affannosamente è infatti molto noioso. Qui succede il finimondo, ma ci sono le piccole pause necessarie per riprendere fiato e calcolare esattamente il peso di quello che è stato messo in gioco. I personaggi di supporto di Grey Sister sono incastrati in maniera estremamente soddisfacente allo scopo di interagire con Nona e Glass, motivandole. Il lettore, viceversa, è ricompensato da un ottimo margine di coinvolgimento emotivo. Questo è forse il vero capolavoro: l’umanità di Nona, la sincerità delle sue amicizie di scolara, non vengono mai neutralizzate dalla ferocia dei combattimenti, che per questa ragione sono messi in risalto come veri conflitti, non come stragi robotiche e morbose.

Una delle migliori serie di romanzi che sia stata pubblicata negli ultimi dieci anni.

Immagine: fanart di Badasserywomen.tumblr

English review
This book is a second book and it is hit by the second book syndrome; I won't deny that. That said, as a second book, it is engineered to perfection. There is a LOT of character developement (that's a second book for you!), but the rhytm is endlessly drumming forward.

The setting here shines in all its high-magicky grimness, that old UK-style that reminds me of Warhammer or Lone Wolf: from great power comes great horror and mayhem. The magical school/convent theme is still important, but takes a backseat to the inevitable developements of the deeds and action happening in Red Sister.

Our little Nona is still a pretty believable young girl, even being a powerhouse she manages to be a pathetic teenager (in a good way, I adore young people doing stupid stuff) more often than not. This book is a frightening bloodbath, and Nona is both frightened, and covered in the blood of her enemies. Perfect!

I also must talk about Abbess Glass. For the second time around Glass takes the role of crypto-deuteragonist, and she gets even more interesting. She's not a warrior, she is a planner and, well, a school principal. We get to see her plans and her reactions and motives, and a little of her backstory. She's as good as Nona as a POV character. This is not a plotting, scheming book, but she fills that very necessary and important part admirably.

Is this book a masterpiece? As an action fantasy, it's probably one of the best I ever read indeed.

Originarily posted on GoodReads.

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