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"Six of Crows" di Leigh Bardugo (Recensione italiana/English review)

 Questo libro è un libro di canaglie, frodi, colpi arditi e malviventi. Per questa ragione, si presta meno di altri a un parere dilungato. È a mio parere scritto più che decentemente e dotato di un ritmo incalzante, pieno di sorprese: farei troppi spoiler che rovinerebbero il piacere della scoperta.

Ma torniamo a Six of Crows: si parlava di malviventi, e siccome questo libro è uno YA, sono tutti teenager. Certo, al lettore adulto viene da sospirare quando vediamo il nostro giovane capo criminale che assembla una gang dei migliori furfanti della città... e guarda caso sembrano una nazionale under-21. Ma sapete cosa? Questo non mi dà fastidio, mi fa solo sogghignare, perché penso al lettore a cui è rivolto e sono contento che ci si possa ritrovare. Questi personaggi-ragazzini hanno indipendenza, intelligenza, e vincono attraverso la spietatezza e l'intelligenza, e solo occasionalmente un po' di magia. Scrivere YA vuol dire anche accettare i propri lettori senza disprezzo, e fargli vedere che c'è qualcosa di buono che possono fare nel mondo. O beh, in questo caso magari qualcosa di davvero pessimo, ma almeno ha un impatto.

E poi, come tutti i personaggi-ragazzini, questi scimmioni hanno molto da crescere da sviluppare. La vulnerabilità emotiva della loro età è comunque un elemento importante, e l'autrice non trattiene i colpi e non ha pietà per loro, e di tanto in tanto persino i protagonisti si rendono conto di essere dei bambini, specie nelle situazioni peggiori.

I romanzi sul crimine sono molto avvantaggiati quando vengono strutturati come narrative di gruppo, ed è il caso di Six of Crows. Abbiamo capitoli in terza limitata che ci consentono di vedere l'azione dagli occhi di un personaggio per volta, e così possiamo seguire le varie fasi del "colpo" senza perdere la visione di insieme. Il trucco consente anche di stabilire una certa distanza dal capo, che certamente è posto lì per essere un gran figo. La maggior parte di quest'aura deriva dal non avere familiarità col suo punto di vista.

Insomma, per quanto pienamente YA, è anche un libro violento su un gruppo di criminali in una città magi-dieselpunk, un'ambientazione ben strutturata che echeggia più la Belle Epoque che la Londra vittoriana. Morte, tortura, minacce e abiezione sono all'ordine del giorno nel sottobosco criminale, e  non vengono glorificate davvero e solo ogni tanto fanno sospettare un gusto per il torture porn che è francamente frequente per chi scrive di malviventi. Sullo sfondo c'è una società ingiusta, e quella dei criminali di sano non ha nulla, ma almeno è sincera su quel che fa: questa è la tematica della maggior parte dei libri "malavitosi" e non posso dire che come argomento non risuoni.

Il ritmo di questo libro è incalzante e certamente ben orchestrato. I colpi di scena, gli stravolgimenti, i fallimenti sono equilibrati dai piani ben riusciti e dalle scene d'azione pura. L'elemento fantastico è presente, e si tratta di una situazione riconoscibile e sempre drammatica di magia potente ma non facile da usare, e di odio culturale per i suoi praticanti.

Un buon lavoro. Prima o poi leggerò anche il seguito. Apprezzo parecchio un buon YA sul mio comodino da leggere accanto a un mattone malazaniano o similia!

English review:
Nice YA of the more ruthless trend. These kids have agency, are cute, are not spared from horror and violence and win through wits, courage and some magic - and they are all criminals and low-lives, but evolve and grow in an interesting way.

It's a caper novel, so it's pretty fast-paced and action oriented. Good work, I'll read the following book in a while, I'm pretty sure.

Originally posted on Goodreads

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