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La nuova "White Wolf" e la 5a edizione di Vampire: il perché dei miei brividi di disgusto

 Riflessioni su un articolo a riguardo della nuova gestione della White Wolf, che trovate a questo link.
[current White Wolf] "stated their determination to aim the 5th edition of Vampire: the Masquerade towards discussing today’s political landscape."

Allora, punto primo: io non provo alcun desiderio di giocare nel milieu politico attuale perché la vita reale non è un GDR, e ci sono sufficienti elementi di distopia nelle condizioni attuali da farmi ritenere che piuttosto preferirei vivere in un Western alla John Wayne o in un Wuxia che in questa merda, e credetemi, sono due generi che detesto.

Quanto al resto: questo articolo è gigantesco e ben motivato, ma io non ho bisogno di esso per dire che la nuova “White Wolf” non mi vedrà come cliente, anzi, mi vede proprio come detrattore.
Background della mia posizione: la mia tarda adolescenza è stata plasmata dal vecchio Warhammer 40k (quello che si rendeva conto della propria assurdità) da un lato, e da un gruppo di creativi canadesi che sebbene non fossero LA White Wolf, a mio modesto parere hanno reso il World of Darkness il meraviglioso disastro che era. Era un disastro a misura di ventenne di fine anni ‘90, inizio 21° secolo. Tornando a leggere i contenuti di allora, quella selva di supplementi sembra trasudare spocchia, ingenuità, elitismo e condiscendenza da universitario viziato. Non era quindi esente da problemi, ma era punk, era goth, era cultura alternativa e autocritica alla stessa ed era una reificazione dei luoghi comuni. Era anche molto politically correct su tanti argomenti, come sessualità, sessismo e identità personale, più che avvenieristico per il proprio momento storico, in totale controtendenza alle demenze neofasciste che rigurgita l’epoca attuale. Certo, Mark Rein-Hagen ci aveva inserito dentro una scarica razzista niente male, ma si era esaurita. Era un multiverso che aveva però ben chiaro il concetto di eroe e antieroe, e di antagonista. Pur affezionato alle sfumature di grigio, e facile da trasformare in un D&D urban fantasy, romanticizzava il male senza trasformarlo in bene.

Tornando al presente: la 5a edizione di Vampire. Più la guardo e più leggo di lei, più mi trovo ora a guardare negli occhi tutto quello che fa cagare della società moderna. Mirato perfettamente alla STESSA fascia demografica del gioco originale, è spostato di 20-30 anni nel futuro e si rivolge chiaramente ai ventenni delle controculture frustrate degli anni dieci, che sono ovviamente di destra: alt-righter, gamergater, identitari, memelord, neofascisti e incel. È attuale, capite? Tornando alla posizione iniziale, mi bastava vedere da dove viene e chi l’ha scritto - un branco di svedesi frustrati - per decidere che è una merda. Dopo le HEMA anche i GDR sono stati contaminati dal nucleo di sfigati spinali che quel pezzo di Scandinavia ha partorito o accoglie auto-avvelenandosi.
Non mi sorprende quindi vedere questa black metal band senza strumenti che è la "White Wolf" tirare palate di merda su Onyx Path (che sono una costola della White Wolf originale), e assumere un gamergater e un Mark Rein-Hagen che parla ormai come un instabile. Non mi stupisce vederli difendere le proprie scelte e idiozie digrignando i denti a ogni piè sospinto. Perché è proprio quello che fanno gli alt-righter svedesi, vivere in un mondo di fantasia, e in questo caso crearci un gdr attorno, e cercare di vendertelo come se fosse una buona lotta di pochi eroi contro una società oppressiva e cattiva.

Tanti saluti, World of Darkness. Preferisco persino il grimderp in cui 40k s’è esaurito (che è comunque un cavallo di battaglia alt-right) a questo calderone di merda e al Potop dei deficienti.

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